Qui potrai trovare alcuni percorsi di Trekking che ho personalmente percorso e tracciato con il GPS. Cercherò di descriverne le caratteristiche e di aggiungere qualche foto. Se ti va di commentarli leggerò volentieri.
Alcuni sono adatti agli adulti ma ultimamente nel tempo ne inserirò di adatti ai bambini, a fondo pagina c’è un form nel quale puoi consigliarmi percorsi o farmi qualche domanda specifica.
Se ti va di consigliarmi qualche percorso da tracciare ben venga, ultimamente ho meno tempo di quando ho iniziato con tanta baldanza questa tracciatura quindi ogni consiglio è prezioso.
Trekking adatti ai Bambini

Da un po' per motivi logistici riesco a fare più trekking adatti ai bambini che trekking per adulti. A questo punto la cosa migliore è iniziare a dividere le tipologie. Ovviamente anche quelli adatti ai bambini possono nascondere scorci e paesaggi stupendi, serve solo per aiutare chi ha la stesso bisogno a trovarne qualcuno che possa certamente fare con i propri piccoli
Sentiero Excalibur a Tonezza del Cimone

Un trekking per famiglie. Solo tre km ma immerso in bellissimi panorami e un bosco fitto e fresco. Parte da una zona attrezzata per barbecue, e volendo un piccolo ristorantino, si snoda tra salite e discese lievi in un anello dal quale si possono vedere panorami mozzafiato, cavalli e la bellissima spada nella roccia!
Il sentiero del Drago Vaia

Il Sentiero del Drago Vaia a Lavarone è un percorso tematico che unisce la bellezza della natura alla sensibilizzazione ambientale. Il sentiero, lungo circa 5 km, è quasi completamente pianeggiante e si sviluppa nella zona del Tablat. Può essere raggiunto a piedi o con l'ausilio della seggiovia che parte da Bertoldi. Nella mappa in calce è indicato il percorso senza seggiovia. Per chi desidera un'escursione più breve, è possibile parcheggiare a Bertoldi, utilizzare la seggiovia fino allo chalet Tana Incantata e poi proseguire a piedi per un breve tratto. Il Drago Vaia Regeneration, la principale attrazione del percorso, è una scultura in legno carbonizzato alta 7 metri e lunga 16 metri, realizzata con il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Questa scultura non è solo un'opera d'arte ma anche un simbolo di rinascita e resilienza, prima per quello che era il drago originale e ancora di più ora che dopo che qualcuno lo ha incendiato è sato ricorstruito più grande con legna carbonizzata. Il percorso include una decina di tappe interattive, pensate per i bambini, che raccontano la storia del Drago e promuovono il rispetto per l'ecosistema. Tra queste tappe ci sono giochi e attività didattiche che rendono l'esperienza educativa e divertente per i più piccoli. Ma anche per i più grandi. Questa escursione è ideale per le famiglie e per chiunque sia interessato all'arte e alla natura, offrendo un'esperienza immersiva e significativa nell'Alpe Cimbra.
Campo Grosso – Ponte Avis – Pian delle Fugazze

Percorso leggermente impegnativo, più che altro per le salite ma decisamente panoramico.Partenza dal rifugio Campo Grosso, raggiungibile in auto. Si può arrivare al Ponte Avis tranquillamente per strada bianca, ed eventualmente se non si vogliono affrontare le salite tornare indietro dalla stessa strada. Altrimenti si prosegue fino a Pian Delle Fugazze, attraversando un paio di km di asfaltata e si riprende il ritorno su sentiero.Grandi vedute e panoramiche.Il dislivello è modesto, meno di 600 metri ma molto concentrato sul tratto del ritorno, la lunghezza di 12 km.
Giazza – Malga Fraselle Di Sotto

Si tratta di una passeggiata semplice e tra le più note in provincia, ma da le sue soddisfazioni. Partendo dall'ampio parcheggio sterrato sulla strada che attraversa Giazza si cammina a lungo accanto a un torrente. Tutta l'andata è su strada carrabile non asfaltata e nonostante alcune parti di salita un po' dura è fattivile da tutti. Il panorama da Malga Fraselle di sotto è poi stupendo. Una volta arrivati a Malga Fraselle Di Sotto è possibile tornare indietro da dove si è arrivati o proseguire nel bosco, in questo caso il rientro sarà un po' più faticoso e metterà alla prova le gambe, ma sempre nella norma. In alternativa da lì partono diverse camminate, è possibile per esempio salire a Cima Lobbia passando dal passo delle Scagine, o raggiungere il rifugio Scalorbi sul monte Carega passando per Cima Tre croci.
I laghi di San Giuliano

Questo trekking ai laghi di San Giuliano è su un percorso facile e panoramico.Si passa anche dal rifugio San Giuliano dove sarà possibile rifocillarsi ampiamente.Stupendo da fare nel periodo autunnale quando i colori delle foglie rendono al meglio la bellezza della natura ma fattibile in qualunque periodo dell'anno. Di estate ci si può fermare a bagnarsi nell'acqua fredda ma perfettamente trasparente dei laghi.Percorso facile da fare anche per le famiglie.Lunghezza 12 km, dislivello 700 mt.
Rifugio Garibaldi – Monte Corno di Tenno

Un trekking per camminatori esperti. Una delle camminate con la maggiore vista panoramica sul Lago di Ledro da 1737 metri.Una parte del percorso è fatta su un sentiero attrezzato, una ferrata non particolarmente difficile ma sconsiglio di farla senza l'uso di imbragatura e moschettoni. Un'alternativa è fare il percorso al contrario e tornare dalla stessa via dopo aver raggiunto la vetta del Monte Corno.Il dislivello è di 760 senza grosse difficoltà, ferrata esclusa.Decisamente da evitare se si soffre di vertigini! Attenzione: il rifugio Garibaldi al momento (2019) è chiuso.
Laghetto Squarà – Panchina Gigante – Monte Cucco

Un trekking leggero e per famiglie ma non banale. Passeggiata tra le strade e i boschi della bassa Lessina. Partendo dal Laghetto Squarà di Montorio alla Panchina gigante, e poi sul Monte Cucco per una vista della val Squaranto e della Valpantena dall'alto.Durante il percorso incontrerete Terra di Stelle, un piccolo negozio artigianale di manufatti in argilla. Da visitare.La panchina gigante invece fa parte del Big Bench Community Project. Nota Triste: Purtroppo la panchina è stata rimossa per l'inciviltà delle persone che la danneggiavano e lasciavano sporco, quindi il percorso vale comunque ma non vedrete nessuna panchina. Le Panchine GigantiLa prima Grande Panchina con questo particolare disegno è stata realizzata nel 2010 da Chris Bangle sul terreno della Borgata a Clavesana, sua residenza e studio, come installazione affacciata sul paesaggio e accessibile ai visitatori. L’idea delle panchine fuori scala non è inedita, ma lo è il contesto. Il cambio di prospettiva dato dalle dimensioni della panchina fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio con uno sguardo nuovo. La panchina è divenuta in poco più di un anno un’attrazione per i visitatori della zona. Chris Bangle: «È una grande lezione nell’utilizzo dell’innovazione contestuale. Siamo così ossessionati dallo scoprire cose sempre nuove che spesso ci neghiamo l’interessante esperienza di sperimentare cose ben conosciute ma in un contesto diverso».Nel corso degli ultimi anni, altre panchine ufficiali sono state costruite in zone vicine e fuori dal Piemonte, senza fondi pubblici, solo grazie a sponsor privati. Chris Bangle ha fornito gratuitamente disegni e indicazioni ai costruttori delle panchine, chiedendo come unica condizione che fossero poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettassero lo spirito social con cui era nata la prima: non un’installazione privata, ma parte di un’esperienza collettiva che tutti possono condividere e sperimentare venendo in queste zone. https://bigbenchcommunityproject.org/
Creste del Baldo da Bocche di Navene a Telegrafo

Percorso impegnativo e a tratti esposto. In un breve punto attrezzato con una catena. Sconsigliato per chi soffre di vertigini. Molti dei tratti esposti sono su roccia liscia, quindi potrebbe diventare scivolosa in caso di pioggia. In compenso per l'escursionista esperto regala grandi scorci sul lago di Garda e sulla valle dell'Adige. Un percorso davvero bellissimo da fare in cinque o sei ore solo andata. Una buona idea è quella di fermarsi a mangiare e dormire al rifugio Telegrafo.