Il progetto Fotopoesia è stato realizzato con la collaborazione di Francesco Roveta. L’idea di partenza di realizzare delle foto da allegare ad alcune mie poesie e le foto stesse sono opera sua. Le poesie opera mia.
Bambino
C’è una pace silente
in questo mio angolo di cuore
finalmente in pensiero.
in questo mio angolo di cuore finalmente in pensiero.
Formichine silenziose al lavoro fiori gialli, pioggia.
Sento le voci lontane dei miei lontani amici e il silenzio. Sento il silenzio parlare.
Racconta la vita, il futuro, il passato tra questi monti solitari dove vedo il mio nulla confrontarsi col mondo ed essere qualcosa di grande.
Troppe cose nella mia mente vuota
e mi sembra di tornare bambino
a quando forse capivo davvero
e vedevo gli elfi.
Ma è forse il tempo di essere bambino davvero, tornare a crescere, sperare, illudersi ancora e non pensare ad oggi. Essere felice di nuovo per non crescere più.
Nuova Lei
Ed in quel mentre silenzio.
Silenzio.
I visi uno in fronte all’altro. Il buio.
Il silenzio.
Un auto che passa. Talvolta. Le sue luci a illuminarle lo sguardo. Sguardo espressivo: una domanda.
Nessun suono nessuna musica pare il tempo fermarsi solo l’armonia delle mani.
e una domanda di due visi vicini. Troppo vicini.
Fusione: -l’anime abbracciate amanti incontrate senza dubbi-
E le menti dubbiose confuse
disperse
fuggono
ma si avvicinano i corpi.
In un tempo
fermo
lungo
infinito
si avvicinano
Fuori freddo.
I vetri si appannano.
Passa un auto.
Il suo viso…
il suo viso.
Le sue labbra.
Le sue labbra sfiorano le mie.
Lentamente.
Dolcemente.
Inesorabilmente.
A lungo.
Infinitamente.
Ma una domanda rimane:
…?
La Strada
Cammino, verso il tramonto, la tesa del mio nero cappello a nascondere le lacrime che scendono calde capelli lunghi a coprire gli occhi.
Mi sento vecchio, un peso mi grava sulle spalle e non so più volare come un tempo.
Cammino
lentamente
con passo sicuro
lentamente
verso il tramonto
senza guardare in avanti, guardando i miei piedi e pensando al passato. Cammino nel silenzio di mille persone attorno che non guardo. La bottiglia in una mano, il cuore strappato nell’altra.
Cammino verso il tramonto, cammino verso Est.
Vomito 2
Rinnego il passato, cerco di scordarlo per non illudermi che torni, per non soffrire pensando a ciò che potevo avere.
Era magico quel tempo ed ora vomito tra i momenti belli passati e la vita d’ora.
Vomito sul mio felice passato, dal mio piatto presente. Vomito e faccio versi temibili.
Perché credo sia esistita la gioia, ma ora è pura illusione nel profondo dello stomaco che si finge un cuore.
Un nauseato stomaco d’ubriaco che deve svuotare se stesso dalla falsità passata.